Ristrutturazioni
Ristrutturazioni industriali
Cambiamenti in azienda, ridefinizione di spazi per la sostituzione di macchinari o per l’avvio di nuovi processi di lavorazione. Oppure, adeguamento delle strutture alle leggi in vigore, che si tratti di norme anti-inquinamento o di nuove regole inerenti la sostenibilità ambientale: vie di fuga e impianti idraulici e di gas, accorgimenti per limitare lo spreco energetico. Infine, riparazione delle infiltrazioni da coperture, rifacimento di alcune parti dell’intero edificio, riqualificazione o cambio di destinazione d’uso. Le ristrutturazioni industriali comprendono tutti questi interventi e molti altri ancora.
Ristrutturazione immobili industriali: la lista delle priorità
In ambito edile, il termine “chiavi in mano” è utilizzato molto di frequente per indicare un particolare tipo di progetto o realizzazione. Tuttavia, non sempre è chiaro a chi si approccia all’esecuzione di lavori di ristrutturazione sul proprio immobile quale sia il reale significato di questa espressione, e le differenze che intercorrono con un rifacimento edilizio normale. Vogliamo quindi approfondire questo tema per facilitare la scelta tra ristrutturazioni chiavi in mano e le altre soluzioni disponibili.
Dalla progettazione al risultato finale, i lavori da pianificare sono numerosi, sia che interessino capannoni industriali produttivi sia che riguardino immobili adibiti allo stoccaggio di merci o a servizi di vario genere.
Ogni intervento è diverso dagli altri, poiché diverse sono le esigenze dei clienti e le priorità. Proprio per questo motivo, prima di iniziare le ristrutturazioni industriali è necessario fare chiarezza su una serie di fattori: budget, destinazione d’uso e tempistiche a disposizione.
Grazie a questi dettagli si potrà non solo decidere che tipologia di opere eseguire, ma anche stabilire in quanto tempo dovrà essere ristrutturato l’ambiente. A seconda dell’urgenza sarà possibile rimandare o eliminare ciò che non è al momento indispensabile. Solitamente i lavori più importanti sono quelli che mirano ad ottimizzare la sicurezza e la salubrità della struttura in oggetto. Come già accennato, l’impiantistica, il miglioramento sismico e l’ottimizzazione della stabilità rientrano tra le prime azioni da considerare. Essenziale è poi l’adattamento a quella che sarà la funzione definitiva dell’immobile. Ad esempio, se si intende strutturare l’edificio per carichi maggiori, intervenendo su eventuali soppalchi o sulle strutture già esistenti, è doveroso prevedere gli adeguamenti e le variazioni strutturali necessarie.
Se uno degli obiettivi è una resa estetica migliore, avranno un ruolo primario rivestimenti e pavimenti – interni ed esterni – che dovranno essere duraturi, resistenti e sicuri, in materiali che necessitino di meno manutenzione possibile.